martedì 2 aprile 2013

Un viaggio nel paese degli Sputnik


Un modello del satellite Sputnik 1.L'immortale Unione di Repubbliche fondata da Lenin durò settanta anni. Un periodo ben più corto dell'immortalità: forse è per questo che la sua caduta prese tutti alla sprovvista. Qualcuno disse di averla prevista, ma aveva tirato a indovinare.

Settanta anni sembrano tanti se rapportati alla vita di tutti i giorni, ma sono un'inezia se paragonati ai tempi della storia di questa nostra specie invasiva, molesta e opportunista. Sono niente rispetto alla storia della civilizzazione. Non sono poi così pochi se invece li pensiamo in rapporto alla storia del mondo moderno. Ma se anche fossero pochi i settanta anni dell'Unione Sovietica, questo non significa che ci si dimenticherà alla svelta di questo stato effimero, temuto e misterioso.

Nacque dal caos delle idee e degli uomini, sulle rovine di un ordine sociale mandato al macero dalla Grande Guerra. E quel caos di idee fece la Rivoluzione e la creatività degli anni '20. Fu uno stato totalitario e assurdo per i successivi vent'anni. Quando il totalitarismo di Stalin finì uno scrittore, Il'ja Ėreburg, scrisse un libro che si intitolava Il disgelo.

I soldati dell'Unione Sovietica sconfissero i nazisti e quattro decenni più tardi tornarono sconfitti e umiliati dall'Afghanistan. Sul territorio dell'Unione chi viaggiava doveva essere provvisto di un passaporto interno. L'URSS dava lavoro, istruzione e assistenza sanitaria a tutti; uccideva con facilità, spesso stupidamente. Giustificava ogni sua azione facendo appello ai più alti ideali, ma si muoveva con la pazienza e il cinismo del giocatore di scacchi.

Il 12 di aprile del 1961 un tenente dell'aviazione di nome Jurij Gagarin tornò a terra dopo aver orbitato nello spazio dentro una capsula: l'Unione Sovietica diventava la spiaggia del cosmo.


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Il paese degli Sputnik prende il nome da una serie di manifesti di propaganda della fine degli anni '50. Della propaganda non ha le intenzioni, si appropria soltanto di quelle quattro parole. Da domani inizia a pubblicare i suoi post: tre per questa settimana di apertura dei giochi, uno dalla prossima in poi - salvo improvvise novità. Chi vuole collaborare è il benvenuto: e non deve presentare il passaporto.

I prossimi post:
  • 28/05/2013 La coda, un romanzo di Vladimir Sorokin. La coda è un romanzo samizdat. Girava clandestinamente fra gli intellettuali: uno spaccato di vita ambientato durante una delle frequenti e colossali code per gli acquisti che si formavano nelle città sovietiche.
  • 29/05/2013 La leggenda dei cosmonauti perduti. Una vecchia leggenda metropolitana vuole che molti cosmonauti abbiano perso la vita nel tentativo di dare al loro paese il secondo grande record della corsa allo spazio. Leggenda senza fondamenti, ma dura a morire e molto diffusa in rete.
  • 30/05/2013 Viktor Belenko: rubare un aereo e farla franca. Viktor Belenko è il disertore più famoso della guerra fredda. Una sera di settembre fuggì in Giappone con il suo aereo, il temuto MiG-25 Foxbat.

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